martedì 11 gennaio 2011

Marnie




Il film di cui oggi farò la recensione è "Marnie" diretto nel 1964 dal maestro del brivido Alfred Hitchcock. Reduce da due grandi successi come "Psycho" e "Gli uccelli", il primo in bianco e nero ed il secondo caratterizzato da tinte tristi e sbiadite, in "Marnie" torna al colore vivo esaltando il rosso(il colore che spaventa la protagonista). La protagonista è una donna (Tippi Hedren, attrice lanciata dallo stesso Hitchcock con il film "Gli uccelli") frigida, cleptomane che nasconde nel suo passato un particolare episodio che la porta a essere schizofrenica, però un uomo (Sean Conery, il più famoso interprete di James Bond) riuscirà a scoprire il fatto e forse a liberare da tali ossessioni la donna.
cameo di Hitchcock
Hitchcock pensò per il ruolo della protagonista a Grace Kelly ma per volere dell'attrice già principessa o del marito Ranieri di monaco rifiutò il ruolo (Hitchcock rimase molto dispiaciuto).
Come in ogni suo film Hitchcock fa il suo cameo.
Il film fu vietato ai minori di 14 anni per alcune scene all'epoca ritenute troppo spinte.
"Marnie" non fu un grande successo commerciale, ciò nonostante la critica oggi lo considera un capolavoro del regista, ed io, per quanto possa contare la mia opinione, lo valuto 4 stelle/5

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